Aggressione con l’acido – premeditazione negata: pena di 7 anni e dieci mesi per Sara Del Mastro

Sicuramente non esemplare la condanna a sette anni e dieci mesi che il tribunale di Busto Arsizio, presieduto dal Giudice Tiziana Landoni, ha inflitto ieri a Sara Del Mastro, la 39enne legnanese che, il 7 Maggio 2019, aggredì e sfigurò con l’acido solforico l’ex fidanzato, il 31enne Giuseppe Morgante; nei confronti dell’imputata, infatti, è stata esclusa l’aggravante della premeditazione.  

C’è un po’ di amarezza – spiega Domenico Musicco, il legale di Morgante – come se avessimo subito una discriminazione al contrario e pagassimo il fatto che la vittima è un uomo. Abbiamo fatto presenti i casi di Lucia Annibali e Gessica Notaro, dove le condanne sono state maggiori e la premeditazione riconosciuta, ma non siamo stati ascoltati”. Musicco, che come legale di parte civile, non può proporre da solo ricorso contro la decisione dei giudici aggiunge: “Non riconoscere la premeditazione è un grosso errore, è un’aggravante che avrebbe fatto aumentare la pena e che abbiamo dimostrato in aula. É l’unico rammarico rispetto a tutto quello che, invece, siamo riusciti ad ottenere”.

L’accusa, considerato che i periti durante il corso del processo hanno certificato che la donna era perfettamente capace di intendere e volere, aveva richiesto una pena detentiva maggiore, nove anni per l’esattezza, ma ridotti a sette anni e dieci mesi, dopo la richiesta di patteggiamento a cinque anni negata dal giudice.

Giuseppe Morgante e Sara Del Mastro

Morgante, che porterà per sempre sul corpo le bruciature dell’acido, era stato aggredito dopo una breve relazione terminata con pedinamenti e telefonate ossessive. La denuncia per stalking, due settimane prima dell’aggressione, non aveva impedito alla donna, con la scusa di parlare, di incontrarlo e di rovesciargli addosso un bicchiere con l’acido, prima di costituirsi, la sera stessa, presso la caserma di Legnano.

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